Erano dodici anni che Jane Campion non faceva un film. E la sua mancanza si è sentita. Nell’adattamento del romanzo di Thomas Savage punta l’obiettivo sul selvaggio west e il risultato è maestoso e devastante. I fratelli allevatori Phil e George (Benedict Cumberbatch e Jesse Plemons) finiscono nella locanda gestita da una giovane vedova, Rose (Kirsten Dunst), con il figlio adolescente Peter (Kodi Smit-McPhee). Mentre George si prende a cuore Rose, Phil prende violentemente di mira il goffo Peter. Anche quando Rose sposa George e va a vivere nel ranch dei fratelli, Phil continua a terrorizzare madre e figlio. In un ruolo perfetto per lui Benedict Cumberbatch sembra un cattivo assoluto. Ma nei film di Jane Campion non ci sono cattivi assoluti e Phil è un personaggio più complesso. Campion entra nella mente dei suoi personaggi attraverso l’ambiente che li circonda. E l’ambientazione del Potere del cane (realizzato in Nuova Zelanda) è sensuale, irreale e inquietante: infernale.

Bilge Ebiri, Vulture

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Questo articolo è uscito sul numero 1436 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati