◆ Situate circa cento chilometri a nord della terraferma scozzese, le isole Shetland separano l’oceano Atlantico a ovest dal mare del Nord a est. L’arcipelago comprende un centinaio di isole e isolotti, di cui meno di venti risultano abitati. Ha una superficie di 1.468 chilometri quadrati e coste molto frastagliate.

L’isola più grande, Mainland, ha una superficie di circa 900 chilometri quadrati (è la terza isola scozzese per dimensioni dopo Lewis-Harris e Skye). A parte Mainland, le isole principali sono Yell, Unst e Fetlar, nella parte nord dell’arcipelago, e Bressay e Whalsay, nella parte est. La cittadina di Lerwick, su Mainland, è il capoluogo delle Shetland e ha circa settemila abitanti (sui 23mila totali delle isole).

L’arcipelago fu colonizzato dai vichinghi nell’ottavo e nono secolo dC, e in seguito fu una colonia norvegese per molti secoli. Nel 1472 passò alla corona scozzese insieme alle isole Orcadi. (copernicus sentinel, 2021)

Quest’immagine, scattata da un satellite della missione Sentinel-2 dell’Esa, mostra una grande fioritura di fitoplancton – riconoscibile dal colore turchese – al largo delle coste orientali dell’arcipelago. Probabilmente si tratta di una fioritura di coccolitofori, un’alga marina microscopica che vive negli strati superiori degli oceani. I coccolitofori sono ricoperti da scaglie di carbonato di calcio dette coccoliti, che vengono rilasciate periodicamente nelle acque circostanti. Sono proprio i coccoliti a tingere le acque di un colore più chiaro e brillante. I coccolitofori, come altre alghe simili, hanno un ruolo importante nell’assorbimento dell’anidride carbonica presente nell’atmosfera. Hanno infatti gusci che dopo la loro morte affondano nelle profondità degli oceani, immagazzinando il carbonio.–Esa

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Questo articolo è uscito sul numero 1436 di Internazionale, a pagina 107. Compra questo numero | Abbonati