La giunta birmana affama la popolazione distruggendo le scorte alimentari, uccidendo il bestiame e interrompendo le strade usate per distribuire viveri e medicine. È l’accusa, riportata dal Guardian, dello special advisory council for Myanmar, un gruppo internazionale di esperti istituito dopo il colpo di stato del 1 febbraio per sostenere il popolo birmano. Il consiglio, di cui fanno parte ex inviati dell’Onu in Birmania, ha invitato la comunità internazionale a collaborare con il governo di unità nazionale, nato in opposizione al regime militare.
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Questo articolo è uscito sul numero 1438 di Internazionale, a pagina 39. Compra questo numero | Abbonati