Questa storia d’amore gay tra due ragazzi polacchi che vivono sotto il regime comunista è splendidamente scritta, appassionata e piena di malinconia come qualsiasi cosa di Edmund White o Alan Holling­hurst. Il romanzo è indirizzato da Ludwik al suo ex amante Janusz, che ha lasciato per andare a vivere una nuova vita in America. I due s’incontrano in un campo di lavoro nel 1980. Ludwik presta a Janusz una copia proibita di La camera di Giovanni di James Bald­win, che scatena un’idilliaca, anche se clandestina, storia d’amore adolescenziale. Nelle grigie strade di Varsavia, la storia d’amore si scontra con moltissime resistenze. Un movimento di protesta è cominciato e finirà per squarciare la cortina di ferro; gli amanti sviluppano approcci diversi per affrontare la triste realtà della vita sotto il dominio autoritario, e la separazione è inevitabile. Nuotare nel buio è destinato a diventare un classico della letteratura queer, e la sua dimensione politica ampia apre un nuovo terreno nel genere.

Cameron Woodhead, The Sydney Morning Herald

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Questo articolo è uscito sul numero 1438 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati