Il male puro è ovunque nel sofisticato ed estenuante thriller di debutto di Andreas Fontana: appesta. Azor è ambientato in Argentina, negli anni ottanta, all’epoca della giunta militare, e offre una prospettiva nuova e nauseante sugli orrori di quei tempi. Yvan (Fabrizio Rongione) è un banchiere privato di Ginevra che va in Argentina per quella che sembra una visita d’emergenza ai suoi clienti, ricchissimi e appartati. Sono preoccupati, tra le altre cose, per la sparizione del socio di Yvan, Réné, che seguiva i loro affari a Buenos Aires. Sulle tracce di Réné, Yvan si ritroverà di fronte a una specie di schema per creare reddito, un modo per far rivivere il denaro dei morti. Qualcosa per cui un banchiere svizzero può rivelarsi molto utile.

Peter Bradshaw, The Guardian

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Questo articolo è uscito sul numero 1443 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati