Quattro studi pubblicati su The Lancet Planetary Health confermano gli effetti negativi dell’inquinamento sulla salute pubblica. Negli ultimi vent’anni le concentrazioni di polveri sottili e diossido di azoto si sono ridotte in varie regioni del mondo, ma sono ancora fattori di rischio importanti. Nelle aree metropolitane l’86 per cento della popolazione è esposta a livelli annui di particolato fine PM2,5 superiori alla soglia fissata dall’Organizzazione mondiale della sanità. Nel 2019 il PM2,5 ha causato 1,8 milioni di decessi nel mondo, mentre il diossido di azoto, prodotto dai mezzi di trasporto, è responsabile del 16 per cento dei nuovi casi di asma in età pediatrica, un dato in calo rispetto al 2000. Una ricerca condotta in vari paesi europei evidenzia gli effetti negativi sulla mortalità dell’esposizione anche a basse concentrazioni di inquinanti atmosferici. Ma misure drastiche contro lo smog portano a benefici immediati.

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Questo articolo è uscito sul numero 1444 di Internazionale, a pagina 97. Compra questo numero | Abbonati