L’11 febbraio il presidente Gurbanguly Berdimuhamedov ha indetto le elezioni anticipate per il 12 marzo. Tre giorni dopo suo figlio, Serdar Berdimuhamedov, ha annunciato la sua candidatura. “La prima mossa per la successione dinastica è in corso”, scrive The Diplomat. L’11 febbraio cadeva il 15° anniversario della presidenza di Berdimuhamedov e il primo dalla nomina di Serdar a capo della camera del controllo supremo, membro del consiglio di sicurezza di stato e vice primo ministro. A settembre 2021 Serdar ha compiuto quarant’anni, l’età minima per diventare presidente. In Turkmenistan non esiste una vera competizione elettorale. Solo tre partiti sono registrati ufficialmente e possono presentare candidati. Serdar sarà il candidato del Partito democratico, quello che dalla fine del periodo sovietico ha espresso i due presidenti. Berdimuhamedov non ha detto che si ritirerà, ma ha parlato dell’importanza di aprire la strada a “leader giovani”. Tuttavia l’esperienza del vicino Kazakistan dimostra che non è scontato che la successione avvenga senza problemi e che la marea può cambiare rapidamente andando contro leader fino al giorno prima apprezzati e riveriti. ◆

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1448 di Internazionale, a pagina 32. Compra questo numero | Abbonati