L’8 maggio l’ex capo della sicurezza di Hong Kong, John Lee Ka-chiu, è stato eletto alla guida del governo locale. Il comitato elettorale, composto da 1.424 rappresentanti delle varie categorie che compongono la società (mondo degli affari, della società civile e delle istituzioni), ha votato per la prima volta secondo la nuova regola che accetta solo candidati considerati “patriottici” da Pechino. Lee, eletto con il 99 per cento dei voti, rientra perfettamente nella categoria. L’Unione europea, scrive il South China Morning Post, ha definito il processo di selezione di Lee “una violazione dei princìpi democratici e del pluralismo”.

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Questo articolo è uscito sul numero 1460 di Internazionale, a pagina 36. Compra questo numero | Abbonati