In The Netanyahus, romanzo con cui si è aggiudicato il premio Pulitzer, Joshua Cohen immagina Benzion, professore e padre dell’ex primo ministro israeliano Benjamin, arrivare a New York per sostenere un colloquio di lavoro in un col­lege alla fine degli anni cinquanta. Attraverso questo espediente Cohen esplora i temi dell’ebraismo e della diaspora. Il premio per la saggistica è andato a Invisible child, libro in cui Andrea Elliott approfondisce una serie di articoli scritti per il New York Times su Dasani, una ragazzina senzatetto di New York, e la sua famiglia. Covered with night di Nicole Eustace (la ricostruzione dell’omicidio di un cacciatore nativo da parte di due mercanti bianchi, nella Pennsylvania del 1722) e Cuba di Ada Ferrer (la storia dell’isola caraibica e della sua relazione con gli Stati Uniti) si sono divisi il premio per la saggistica storica. Quello per la biografia è andato invece a Chasing me to my grave, sulla vita dell’artista Winfred Rembert, mentre la raccolta franks: sonnets di Diane Seuss ha vinto il Pulitzer per la poesia.
The New York Times

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Questo articolo è uscito sul numero 1461 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati