Dal gennaio 2021 il prezzo della carta ha preso il volo. È praticamente raddoppiato in un intervallo molto breve. “Mai vista una cosa così in trent’anni”, ha detto Guillaume ­Lejeune, presidente di Culture Papier, l’associazione che rappresenta la filiera grafica. Secondo l’Union française des industries des cartons, papiers et celluloses è il risultato di più fattori. A livello europeo negli ultimi vent’anni la domanda di carta è diminuita, lentamente ma inesorabilmente. Effetto della “rivoluzione digitale”. Dal 2008 molte aziende hanno chiuso o hanno riconvertito la produzione in cartone per imballaggi, di cui invece c’è sempre maggiore richiesta. I costi di produzione di un’industria che consuma molta energia poi sono saliti, soprattutto dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. E in ultimo la crescita vertiginosa dei costi dei trasporti marittimi. La “buona” notizia è che il costo della carta incide in modo relativo sul prezzo di un libro. Al massimo 1,60 euro su un volume che ne costa venti. Gli editori promettono rialzi contenuti, ma l’aumento dei prezzi è inevitabile. Le Monde

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Questo articolo è uscito sul numero 1469 di Internazionale, a pagina 94. Compra questo numero | Abbonati