Oscar Brak, NurPhoto/Getty

A più di un mese dal suo inizio, l’agitazione degli agricoltori olandesi non accenna a placarsi: nei giorni scorsi carovane di trattori hanno continuato a rallentare il traffico sulle autostrade, i dimostranti hanno bloccato l’accesso a diversi supermercati ( nella foto ) e alcuni comuni hanno dichiarato lo stato d’emergenza. Le proteste sono state innescate dal piano per la riduzione delle emissioni di azoto annunciato il 10 giugno dal premier Mark Rutte. I Paesi Bassi sono da anni il paese europeo con i livelli più elevati di questa sostanza, che provoca malattie respiratorie e avvelena le falde acquifere. Il piano del governo si concentra soprattutto sull’agricoltura intensiva, responsabile di quasi metà delle emissioni a causa dei concimi e dei liquami degli allevamenti. “Il governo deve resistere”, commenta Nrc Handelsblad. “Cedere significherebbe darla vinta alle lobby agroalimentari”.

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Questo articolo è uscito sul numero 1469 di Internazionale, a pagina 22. Compra questo numero | Abbonati