Il 14 agosto cinque persone sono state uccise e altre 26 ferite in un’esplosione nella città portuale di Guayaquil, in Ecuador. Secondo il ministro dell’interno Patricio Carrillo si è trattato di una “dichiarazione di guerra” delle bande criminali contro il governo. “Ultimamente il paese, che si trova sulla rotta del contrabbando di cocaina proveniente da Perù e Colombia, ha registrato un forte aumento degli omicidi e dei crimini legati al traffico di droga”, scrive El País.

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Questo articolo è uscito sul numero 1474 di Internazionale, a pagina 36. Compra questo numero | Abbonati