◆ Siamo vicini al punto di non ritorno, ha avvertito il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres in apertura della conferenza sul clima Cop27 a Sharm el Sheikh, in Egitto. Uno degli obiettivi della conferenza è rendere più stringenti i tagli alle emissioni di gas serra. Tuttavia, secondo alcuni ricercatori, il pianeta potrebbe aver già superato il punto di non ritorno. Intanto è diventato quasi impossibile rispettare l’obiettivo di contenere l’aumento della temperatura media globale entro 1,5 gradi rispetto all’era preindustriale, scrive . L’obiettivo era stato fissato dall’accordo di Parigi del 2015 per evitare le conseguenze peggiori della crisi climatica. Ma la temperatura è già superiore di 1,3 gradi e la soglia sarà probabilmente raggiunta intorno al 2030.

In teoria l’obiettivo potrebbe essere ancora rispettato, ma gli sforzi richiesti sono così grandi da rendere l’eventualità poco plausibile. Bisognerebbe eliminare subito milioni di auto a benzina, chiudere le centrali a combustibile fossile, mettere fine alla deforestazione e adottare sistemi di cattura del carbonio dall’atmosfera. Perché allora nessuno dice chiaramente che l’obiettivo è fallito? Forse perché c’è il timore che i governi abbandonino gli sforzi per arrivare alla neutralità carbonica. Un altro motivo è che, almeno a livello teorico, nuove tecniche di cattura del carbonio potrebbero permettere al pianeta di ridurre le temperature anche dopo aver superato la soglia di 1,5 gradi.

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Questo articolo è uscito sul numero 1487 di Internazionale, a pagina 112. Compra questo numero | Abbonati