L’iniziativa di Rasmus Paludan, leader del partito di estrema destra Stram Kurs che il 21 gennaio ha bruciato una copia del Corano davanti all’ambasciata turca a Stoccolma, potrebbe aver compromesso l’ingresso della Svezia nella Nato. Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, che ha finora bloccato la ratifica dell’adesione, nei giorni precedenti aveva reagito con ira quando un gruppo di curdi aveva appeso per i piedi un manichino con le sue sembianze durante una manifestazione nella capitale svedese. Dopo l’ultimo incidente Erdoğan ha dichiarato che la Svezia “non deve aspettarsi il sostegno della Turchia”. “Un pugno di pagliacci di un partito insignificante ha ottenuto il diritto di veto sull’adesione della Svezia alla Nato”, commenta Aftonbladet. “Il governo svedese dovrebbe sospendere i negoziati e aspettare le elezioni in Turchia, anticipate al 14 maggio” .

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Questo articolo è uscito sul numero 1496 di Internazionale, a pagina 18. Compra questo numero | Abbonati