È noto che l’ansia fa battere più velocemente il cuore. Ora un nuovo studio sui topi dimostra che è vero anche il contrario: aumentando artificialmente il battito cardiaco cresce l’ansia. I ricercatori dell’università di Stanford l’hanno verificato usando la tecnica dell’optogenetica, che permette di controllare con la luce l’attività delle cellule di topi modificati geneticamente. Grazie a dei “giubbotti” speciali, i ricercatori hanno aumentato la frequenza cardiaca dei roditori da 660 battiti al minuto a 900. È emerso che la tachicardia indotta dalla luce alimentava i comportamenti ansiosi. I ricercatori, scrive Nature, ipotizzano che l’insula, una regione del cervello, abbia un ruolo chiave nell’elaborazione dei segnali di pericolo: di fronte a una minaccia, prima che il cervello possa elaborarla, il cuore batte più velocemente per allertarlo.

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Questo articolo è uscito sul numero 1502 di Internazionale, a pagina 97. Compra questo numero | Abbonati