Colombia Il 13 marzo il presidente Gustavo Petro ha detto in un’intervista radiofonica che il Clan del Golfo, l’organizzazione criminale più grande del
paese, ha rotto il cessate il fuoco e che non ci sono possibilità di negoziare se il gruppo non sospende gli attacchi e le azioni armate. Il leader colombiano ha accusato il clan di aver distrutto un acquedotto nel dipartimento di Antioquia, durante i blocchi stradali legati alle proteste dei minatori d’oro illegali. Danneggiando le tubature, ha lasciato senz’acqua l’intera cittadina di Tarazá .

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Questo articolo è uscito sul numero 1503 di Internazionale, a pagina 24. Compra questo numero | Abbonati