L’intrigo sul sabotaggio del gasdotto Nord Stream, avvenuto il 26 settembre 2022, si arricchisce di nuovi elementi. Secondo un documentario realizzato dalle tv pubbliche di Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia, poco prima delle esplosioni che hanno distrutto le condutture nella zona erano presenti tre navi militare russe, tra cui una capace di condurre operazioni sottomarine. I movimenti delle imbarcazioni, che avevano disattivato i loro sistemi d’identificazione, sono stati ricostruiti attraverso l’intercettazione delle comunicazioni della marina russa. Il quotidiano danese Information inoltre riferisce che negli stessi giorni un’altra nave russa era stata fotografata nell’area. La Russia ha sempre negato il suo coinvolgimento nel sabotaggio, che dopo mesi di tensioni legate al conflitto in Ucraina aveva definitivamente interrotto le sue esportazioni di gas verso la Germania. A marzo il New York Times aveva riferito che secondo l’intelligence statunitense l’operazione era stata compiuta da un gruppo filoucraino.

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Questo articolo è uscito sul numero 1510 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati