In Cronorifugio (Voland 2021), uno psichiatra crea in Svizzera un centro per aiutare chi soffre di alzheimer. In alcune aree della clinica sono riprodotti nel dettaglio epoche e paesi del passato in modo che i pazienti possano trattenere i loro ricordi. Il libro, pubblicato nel 2021, ha vinto l’International Booker prize e l’autore, Georgi Gospodinov, dividerà le cinquantamila sterline del premio con la traduttrice in inglese del romanzo, Angela Rodel. La scrittrice franco-marocchina Leïla Slimani, presidente della giuria del premio, ha definito Cronorifugio un “romanzo brillante, pieno d’ironia e malinconia”, ma anche “una grande opera sull’Europa, un continente che ha bisogno di un futuro, in cui il passato è continuamente reinventato e la nostalgia è un veleno”. Gospodinov, 55 anni, è il primo bulgaro a vincere il premio. Gli altri finalisti erano la messicana Guadalupe Nettel, il sudcoreano Cheon Myeong-kwan, la spagnola Eva Baltasar, la francese originaria della Guadalupa Maryse Condé e l’ivoriano GauZ. The New York Times

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Questo articolo è uscito sul numero 1513 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati