Con i suoi capitoli brevi abilmente intrecciati, la trama veloce, le caratterizzazioni minime e la forte atmosfera regionale, il nuovo romanzo di Chris Offutt assomiglia più a una serie tv poliziesca di alta qualità ambientata negli Stati Uniti rurali che a un’opera letteraria. Mick è tornato in Kentucky dopo aver combattuto in Iraq, Afghanistan e Siria. È un ufficiale dell’esercito specializzato in indagini su criminali e omicidi. È ormai un cliché che ogni poliziesco contemporaneo cominci con il ritrovamento di un corpo femminile, di solito nudo e spesso vittima di violenza sessuale. E anche qui una donna è trovata nel bosco, abbandonata “come spazzatura”. Non è la solita ragazza giovane e bella, ma una vedova di 43 anni apparentemente senza ombre. Mick, in licenza dall’esercito per seguire gli ultimi giorni di gravidanza della moglie, diventa l’investigatore principale (non ufficiale), su richiesta della sorella Linda, sceriffa della contea appena nominata ma inesperta. Così Mick si rende irreperibile, rischiando di essere arrestato dalla polizia militare. I suoi motivi sono altruistici, il desiderio di evitare ulteriori spargimenti di sangue in una comunità in cui le faide sono all’ordine del giorno. È un altro luogo comune dire che un’opera di genere trascende il suo genere: in questo caso, il genere ha ostacolato le doti naturali che Offutt ha mostrato in altri libri.
Joyce Carol Oates, The New York Times

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1521 di Internazionale, a pagina 77. Compra questo numero | Abbonati