Un gruppo di ricercatori ha sviluppato due tipi d’interfaccia tra cervello e computer che hanno permesso a persone con problemi di vario tipo di tornare a parlare. Gli algoritmi sono in grado d’interpretare l’attività cerebrale e trasformarla in parole. La velocità della comunicazione è inferiore a quella naturale, ma superiore a quella ottenuta con altri dispositivi. Al momento gli strumenti permettono di scegliere tra più di mille parole. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista britannica Nature.

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Questo articolo è uscito sul numero 1527 di Internazionale, a pagina 95. Compra questo numero | Abbonati