I ripiani rocciosi sono quanto rimane di una grande formazione di arenaria del paleozoico. S’innalzano di più di trecento metri rispetto alla pianura circostante. (Earthobservatory/Nasa)

◆ Quest’immagine, scattata da un astronauta a bordo della Stazione spaziale internazionale, mostra un tratto del deserto del Sahara nel sud della Mauritania. Il paesaggio è dominato da una serie di ripiani rocciosi che in Messico e negli Stati Uniti sono conosciuti come mesas. I ripiani, che hanno pareti molto ripide, sono quanto rimane di una grande formazione di arenaria risalente al paleozoico. S’innalzano di più di trecento metri rispetto alla pianura circostante. A sudovest si vede la cittadina di Guérou, che ha circa ventimila abitanti.

La sabbia del deserto, trasportata dai venti dominanti che soffiano da nordest, precipita al suolo in corrispondenza dei ripiani rocciosi, formando una serie di dune rampicanti, riconoscibili dai colori accesi. Più lontano dai ripiani ci sono invece dune dalla tipica forma a mezzaluna (barcane). I ripiani influenzano i venti di superficie e gli spostamenti di sabbia in un modo che favorisce lo sviluppo di dune a mezzaluna fino a quindici chilometri di distanza. Le dune non si formano invece sottovento, perché alcuni vortici trasportano la sabbia lontano.

Il deserto del Sahara copre più del 75 per cento del territorio della Mauritania. Il paese ha una superficie di oltre un milione di chilometri quadrati (più di tre volte l’Italia), ma gli abitanti sono meno di cinque milioni. La capitale è Nouak­chott, che si trova sulla costa atlantica.–Nasa

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Questo articolo è uscito sul numero 1529 di Internazionale, a pagina 113. Compra questo numero | Abbonati