Il titolo di questo album, che in italiano sarebbe Ritmi vibranti, descrive bene sia il repertorio sia lo stile esuberante e incisivo del giovane pianista boliviano José Navarro-Silberstein. Nella Suite de danzas criollas di Ginastera ci sono momenti sottili e sexy, ma anche uno swing contagioso. Nella selezione di Villa-Lobos il Plantio do caboclo ha una prospettiva perfetta, e il pianista spara senza esitazione le note ripetute e i glissandi spericolati della Dança do índio branco. I Ritmos panteísticos di Marvin Sandi non sono tutti altrettanto interessanti, ma è difficile immaginarne un’esecuzione più impegnata. Alla fine ecco le Davidsbündler­tänze di Schumann, una delle sue sequenze di pezzi più volubile e stravagante, 18 brevi movimenti che lasciano un grande margine di libertà interpretativa. Gli audaci abbellimenti del virtuoso di La Paz nel primo e nel settimo pezzo ne sono un’ottima dimostrazione, e raramente lo stride piano del numero 8 è suonato così facile e disinvolto. Ma Navarro-Silberstein sa anche quando è meglio rimanere semplici, come dimostra la sua interpretazione diretta e sincera del numero 17. Vibrant rhythms è il notevole debutto solista di un pianista che vale la pena di seguire con attenzione.
Jed Distler,
Classics Today

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Questo articolo è uscito sul numero 1537 di Internazionale, a pagina 111. Compra questo numero | Abbonati