Little Simz, uno delle artiste più audaci del rap britannico, ha lanciato progetti eccellenti con costanza dall’inizio degli anni venti, e anche prima. Ora è tornata con Drop 7, nuovo capitolo della serie dei suoi ep Drop. Stavolta Little Simz sembra più sicura che mai delle sue capacità. Rispetto al rappato veloce di successi del passato come Venom, suona più rilassata e a suo agio. La traccia di apertura, Mood swings, segue questa scia e offre una performance fluida. Supportato da un sottofondo elettronico e da percussioni che rimandano all’Africa occidentale, è il brano migliore ed è un assaggio dei luoghi musicali in cui la rapper sembra voler approdare. Altri pezzi come Fever introducono toni più pop, mentre Power, che dura solo 55 secondi, fa pensare alle origini della sua carriera. Nella conclusiva Far away, invece, Little Simz si avvicina al canto come non mai e chiude con l’ep con un tono insolitamente caldo. Drop 7 dimostra perché Little Simz è considerata una delle migliori artiste del rap contemporaneo. Fondendo insieme techno, hip hop e influenze africane ha creato un miscuglio ipnotico a base di percussioni potenti e ritmi rilassati da club, che difficilmente potrebbe suonare meglio di così.
James Evenden, The Indiependent

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1551 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati