Los Angeles, Stati Uniti (Tayfun Cokun, Anadolu/Getty)

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha promesso di aiutare gli stati del North Carolina e della California – il primo travolto dal passaggio dell’uragano Helen e il secondo dagli incendi – a ricostruire più velocemente le case distrutte. Uno dei modi che ha indicato per raggiungere l’obiettivo, cioè imporre dazi aggiuntivi del 25 per cento sulle importazioni dal Messico e dal Canada, in realtà rischia di “rendere la ripresa dai disastri più lenta e costosa”. Il quotidiano statunitense fa l’esempio del legno: “Gli Stati Uniti non producono abbastanza legno per soddisfare la domanda interna e sono costretti a importare un terzo del legno usato nella costruzione di case, in gran parte dal Canada”. Dal momento che le leggi ambientali statunitensi limitano il taglio e il trasporto del legname sui terreni pubblici nel nordovest del paese, la produzione di legno oggi è concentrata nel sudest, dove però i boschi sono eccessivamente sfruttati. Già nel suo primo mandato Trump aveva imposto dei dazi del 14,5 per cento sul legno canadese, misura mantenuta durante l’amministrazione di Joe Biden. Quindi un’ulteriore imposizione del 25 per cento porterebbe i dazi sul legno canadese intorno al 40 per cento: l’effetto più probabile è che i prezzi, già aumentati del 35 per cento rispetto a cinque anni fa, salgano ancora. Questo renderebbe non solo più costosa la ricostruzione in North Carolina e California, ma anche più lenta, perché le aziende, intimorite dalla condizioni del mercato, potrebbero decidere di rinviare i cantieri. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1599 di Internazionale, a pagina 94. Compra questo numero | Abbonati