A 19 anni, Leonardo, il protagonista dell’eccezionale esordio di Giovanni Tortorici, arranca nel suo primo anno di università. L’adolescenza si è disintegrata sotto i suoi piedi e l’età adulta aleggia beffarda fuori portata. Tortorici evidentemente ricorda quella sensazione disorientante di essere liberato nel mondo senza aver ancora trovato se stessi. Il film può sembrare un classico racconto di formazione. Ma quello che lo rende unico è il suo sottrarsi da quell’arco di crescita ordinatamente toccante che di solito fornisce la spina dorsale a storie di questo genere, evitando al suo protagonista classiche lezioni di vita, ma solo frammenti irregolari di conoscenza.
Guy Lodge, Variety

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Questo articolo è uscito sul numero 1603 di Internazionale, a pagina 104. Compra questo numero | Abbonati