Gli operatori umanitari ad Haiti vedono già gli effetti dei tagli annunciati dagli Stati Uniti, il primo donatore di aiuti al paese. La coordinatrice umanitaria delle Nazioni Unite per Haiti Ulrika Richardson ha dichiarato che si sono già persi circa 90 milioni di dollari. “Questo significa che non ci sono abbastanza soldi per aiutare gli haitiani che vengono riportati con la forza nel loro paese, tanto meno per dargli una mano a trovare casa”, scrive il Miami Herald. Il 20 febbraio 2025 l’amministrazione Trump ha tolto lo status di protezione temporanea a mezzo milione di haitiani, che dal prossimo agosto rischieranno di essere rimpatriati, anche se la situazione nel paese caraibico è ancora molto pericolosa a causa della violenza delle bande criminali, che nel 2024 hanno causato più di 5.600 morti.
Per la giustizia
Se Haiti riceve il 22 per cento degli aiuti statunitensi destinati all’America Latina, la prima beneficiaria della regione è la Colombia, con il 26 per cento. “I dati dell’ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari mostrano che gli Stati Uniti hanno fornito il 70 per cento degli aiuti arrivati in Colombia nel 2024, circa 400 milioni di dollari, metà dei quali attraverso l’Usaid. Questa cifra è molto più alta di quella stanziata da qualsiasi altro ente governativo o privato”, scrive El País América. A farne le spese saranno “le ong per la difesa dei diritti umani, molte delle quali impegnate nell’attuazione dell’accordo di pace del 2016 tra il governo colombiano e l’organizzazione guerrigliera delle Farc. L’ente colombiano per le migrazioni ha annunciato la sospensione di un programma per la regolarizzazione dei migranti venezuelani, mentre sono stati congelati anche i fondi destinati alla Giurisdizione speciale per la pace, un tribunale istituito per indagare e giudicare i crimini commessi durante il conflitto interno, che riceve circa 3,5 milioni di dollari all’anno dall’Usaid. Alcune inchieste contro ex combattenti delle Farc e delle forze di sicurezza potrebbero essere rinviate”. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1604 di Internazionale, a pagina 48. Compra questo numero | Abbonati