◆ Questa immagine, realizzata dal satellite Terra della Nasa, mostra la parte meridionale della Groenlandia. La neve invernale fa apparire di un bianco candido la calotta glaciale, che in estate può essere più scura nei punti in cui lo scioglimento porta allo scoperto i detriti accumulati ai suoi margini. Verso sud il ghiaccio è in parte coperto da nuvole. Il versante sudorientale dell’isola mostrato nella foto comprende circa 340 chilometri di costa. Come il resto della Groenlandia, l’area è punteggiata di fiordi, strette insenature attraverso cui il ghiaccio proveniente dalla terraferma scorre verso
il mare.
A poca distanza dalla costa il ghiaccio marino galleggia sulle acque dell’oceano Atlantico settentrionale. In gran parte si tratta di ghiaccio alla deriva che si è formato nella zona pochi giorni prima, mentre il resto potrebbe essere più vecchio, portato da nord dalla corrente della Groenlandia orientale.
Sotto la spinta dei venti e delle correnti il ghiaccio forma dei vortici, creando dei motivi a spirale. La corrente di Spitsbergen ovest, relativamente più calda, gli impedisce di allontanarsi ulteriormente dalla costa.
Nella regione artica l’estensione del ghiaccio marino continua a crescere per tutto l’inverno fino a raggiungere il picco all’inizio di marzo. Quando questa immagine è stata acquisita, sulla costa orientale della Groenlandia era in linea con la media stagionale. Nel complesso, però, alla fine di febbraio l’estensione dei ghiacci artici era eccezionalmente bassa a causa di un inverno molto caldo.–Nasa
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Questo articolo è uscito sul numero 1604 di Internazionale, a pagina 107. Compra questo numero | Abbonati