“Musk, come Trump, eccelle nel creare pseudo-eventi che assumono importanza perché è ricco e potente, ma alla fine è sempre tutto piuttosto fumoso”. Charlie Warzel sull’Atlantic commenta così la mossa a sorpresa di Elon Musk che, dopo essersi rifiutato di entrare nel consiglio di amministrazione di Twitter, ha annunciato di voler comprare l’azienda per 43 miliardi di dollari. Per tutelarsi, Twitter ha proposto ai suoi azionisti l’acquisto di quote scontate. Musk sogna una piattaforma senza moderazione. Un’idea piena di punti deboli anche se affascinante. Ma Musk vuole davvero comprare Twitter? Secondo Warzel poco importa: “Ha conquistato l’attenzione. Vince sempre lui”.
Gaia Berruto

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Questo articolo è uscito sul numero 1457 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati