Un seggio elettorale a Salerno, 9 giugno 2024. (Ivan Romano, Getty Images)

Alle ultime elezioni europee Fratelli d’Italia (Fdi) ha preso il 28,8 per cento dei voti, seguito dal Partito democratico (Pd) con il 24,1, il Movimento 5 stelle (M5s) con il 10,0, Forza Italia (Fi) con il 9,6, la Lega con il 9,0, Alleanza verdi sinistra (Avs) con il 6,8.

Ma ogni elezione è anche il risultato di tanti voti diversi che si sommano tra loro. Li ha analizzati bene YouTrend.

Per esempio, se avessero votato solo le persone tra i 18 e i 29 anni, il Pd sarebbe stato il primo partito, con il 18 per cento, seguito da M5s e da Avs. Se invece avessero votato solo le persone con più di settant’anni, il primo partito sarebbe stato Fdi, con il 29 per cento, seguito dal Pd e Forza Italia.

Tra le grandi città, Fratelli d’Italia è primo a Roma e Catania; il Pd a Milano, Napoli, Torino, Genova, Bologna, Firenze, Bari; i cinquestelle sono primi a Palermo.

Se avesse contato solo il voto di Viterbo, Fratelli d’Italia avrebbe raggiunto il 42,5 per cento; se avesse contato solo il voto di Bari, il Pd sarebbe arrivato al 45,7 per cento; solo quello di Napoli, l’M5s sarebbe al 24,9; solo Agrigento, Forza Italia sarebbe al 36,4; solo Isernia, la Lega sarebbe al 26,1; mentre se avesse contato solo il voto di Bolzano, Avs sarebbe al 15,8 per cento.

Se avessero votato solo gli studenti fuori sede, Alleanza verdi sinistra avrebbe trionfato con il 40,4 per cento dei voti e Fratelli d’Italia si sarebbe fermato al 3,4.

Se a votare fossero state solo le persone di cittadinanza italiana che vivono all’estero, il primo partito sarebbe stato il Pd, con il 30 per cento, seguito da Fdi e Avs.

Per la prima volta da quando ci sono le elezioni europee, in Italia la maggior parte delle persone si è astenuta: non ha votato il 51,7 per cento di chi ne aveva diritto. Il picco è stato a Nuoro, con il 70,2 per cento di astensione, e all’opposto Firenze è la città dove l’astensione è stata più bassa: il 34,9 per cento.

Se considerassimo l’astensione un partito, sarebbe dunque di gran lunga quello più “votato”, mentre Fratelli d’Italia finirebbe al secondo posto con il 14,1 per cento dei voti, il Pd all’11,8 e i cinquestelle al 4,9. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1567 di Internazionale, a pagina 7. Compra questo numero | Abbonati