Un padre, una figlia, un’isola, un orso. Questi sono i protagonisti dell’intenso romanzo di Hannah Gold che nel 2022 ha vinto il Waterstones children’s book prize. Trama classica, stile potente. April, una ragazza poco più che adolescente, a quattro anni ha perso la madre. Vive con il padre che però non ha mai superato il lutto per la morte della moglie, nemmeno per amore di April. L’uomo affoga il dolore nel lavoro, tenendo tutti a distanza, compresa la figlia. Il libro entra nel vivo quando l’uomo decide di trasferirsi nell’Artico, in un luogo chiamato “Isola degli orsi”, dove però gli orsi non ci sono più da tempo. April è contenta di partire perché spera che in un’isola quasi deserta il padre possa finalmente aprirsi con lei. Invece, in quell’ambiente remoto April si sente ancora più sola, finché, una sera, le sembra proprio di vedere un orso. Per niente impaurita si mette a cercarlo e lo trova ferito. April lo cura e tra loro nasce un’amicizia. È una storia che ci parla di tante cose: la crisi climatica, lo spaesamento della fauna in un pianeta ormai diventato troppo caldo, la gestione del lutto e l’incomunicabilità tra chi si ama. Tanti temi che Gold esplora con sapienza e dolcezza.

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Questo articolo è uscito sul numero 1482 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati