I libri italiani letti da un corrispondente straniero. Michaela Namuth è una giornalista tedesca e corrispondente freelance.

Gentrification è uno dei termini più usati e abusati degli ultimi anni. Perciò l’autrice, che è anche una sociologa urbana, ha avuto l’ottima idea di spiegarlo bene, in modo divertente ma con uno sguardo scientifico. Il fenomeno è globale, conosciuto da decenni a Roma come a New York e a Londra. Il termine deriva dalla parola gentry, in inglese “borghesia” o “piccola nobiltà”, ed è usato per indicare il progressivo imborghesimento di un quartiere popolare e degradato, e la conseguente sostituzione, in termini di classi sociali, degli abitanti originari. Come esempi italiani Ranaldi cita i quartieri romani di Trastevere, Testaccio, Monti e Pigneto. Centocelle ancora si salva e mantiene un robusto carattere popolare, scrive. Ma il fenomeno non va per forza interpretato in senso negativo. Può anche significare rigenerazione, recupero del patrimonio architettonico e crescita economica. Se va male però si assiste a una trasformazione in cui le multinazionali, soprattutto quelle degli affitti a breve termine, gestiscono gli spazi pubblici. E alla fine, secondo l’autrice, la nuova classe ricca rende le città monotone, omologate e pronte ad accogliere il turismo di massa che fa di tutto il mondo un paese. ◆

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1513 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati