Scienza

Cellule ringiovanite

I ricercatori del Babraham institute, nel Regno Unito, hanno fatto regredire le cellule umane adulte della pelle in cellule giovani, senza però snaturarle, cioè conservando parte della loro identità. Hanno usato la tecnica di riprogrammazione cellulare del premio Nobel per la medicina Shinya Yamanaka, che riporta le cellule somatiche adulte allo stadio embrionale di cellule pluripotenti. Gli autori spiegano su eLife di aver interrotto l’esperimento dopo tredici giorni invece dei cinquanta previsti dal protocollo giapponese, coltivando poi le cellule in condizioni normali. Dall’analisi dell’espressione genica è emerso che le cellule trattate erano ringiovanite di trent’anni mantenendo le funzioni dei fibroblasti, le cellule dello stato intermedio della pelle che consentono il ricambio cellulare e intervengono nella guarigione di una ferita. La speranza è che la tecnica possa essere applicata in futuro alla medicina rigenerativa.

Come cresce il cervello

Un catalogo composto da 123mila immagini mostra come cambia il cervello nel corso degli anni. Questo strumento permette di disegnare una curva di crescita cerebrale, come si fa con l’altezza e il peso. Le immagini sono state raccolte con la tecnica della risonanza magnetica (Mri) su un campione di più di centomila persone, fino a cent’anni di età. Sono state catalogate anche immagini nella fase prenatale, dal quarto mese del feto, quando il cervello è un decimo delle dimensioni finali. Le curve di crescita, con le caratteristiche della materia grigia e di quella bianca, potrebbero essere utili per monitorare lo sviluppo dei bambini e il declino degli adulti, ma anche per scoprire anomalie e diagnosticare malattie, anche in fase precoce. I limiti della ricerca sono l’omogeneità dei partecipanti, tutti di origine europea e nordamericana, e il fatto che alcune età sono meno rappresentate di altre. Per migliorare le curve bisognerebbe aumentare la diversità dei partecipanti per luogo d’origine, età e condizione socioeconomica. Le curve di crescita sono state rese pubbliche, in modo che altri ricercatori possano accedere ai dati. ◆

Condividere i sogni

Raccontare i propri sogni o incubi al risveglio rafforza i legami sociali. È emerso da una ricerca che ha coinvolto circa trenta coppie, chiamate a condividere i sogni con il partner e poi a rispondere a un questionario di autovalutazione. Le risposte mostrano una maggiore empatia con l’altro dopo aver ascoltato e discusso i rispettivi sogni. Gli autori ipotizzano sull’International Journal of Dream Research che la condivisione dei sogni abbia contribuito all’evoluzione dei comportamenti prosociali degli esseri umani, che rafforzano la coesione e la tolleranza.

Il meccanismo della psilocibina

KATERYNA KON/SCIENCE PHOTO LIBRARY/Getty

La psilocibina, presente in alcuni funghi allucinogeni (nell’immagine), potrebbe essere utile nel trattamento della depressione, grazie alle modifiche che provoca nel cervello. Il composto chimico, dagli effetti psichedelici, ha già mostrato di avere effetti antidepressivi. Uno studio pubblicato su Nature Medicine cerca di spiegare il suo meccanismo d’azione. L’ipotesi è che il composto integri le reti cerebrali, che nelle persone depresse sembrano poco connesse, e aumenti la flessibilità delle reti nervose.

Un bosone sorprendente

Un nuovo calcolo della massa del bosone W, una particella subatomica, non corrisponde alle attese. Il bosone sarebbe più pesante di quanto previsto dal modello standard, la teoria che descrive il comportamento delle forze e delle particelle. I dati sono stati raccolti al Fermilab, negli Stati Uniti, tra il 1984 e il 2011. Secondo Science, prima di trarre conclusioni bisogna aspettare una conferma dei risultati.

M. Roman, ESO

Astronomia La temperatura estiva dell’emisfero meridionale di Nettuno si sta abbassando, ma i motivi non sono chiari. La temperatura si è ridotta di circa otto gradi tra il 2003 e il 2012, scrive il Planetary Science Journal. Tra il 2018 e il 2020 la temperatura del polo sud è invece aumentata di undici gradi. Su Nettuno un anno dura quanto 165 anni terrestri. Le fluttuazioni di temperatura sono quindi avvenute in un tempo relativamente breve.

Salute Secondo una stima pubblicata sul Journal of Headache and Pain, ogni giorno il 15,8 per cento della popolazione mondiale soffre di mal di testa. I ricercatori hanno considerato vari tipi di dolore, comprese le emicranie: circa il 52 per cento della popolazione, più donne che uomini, ne soffre almeno una volta all’anno. I dati però sono spesso lacunosi, soprattutto nei paesi a basso e medio reddito.

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1456 - 15 aprile 2022
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