Il lato oscuro dei cosmetici

Fondotinta, mascara, creme e altri cosmetici possono danneggiare la salute delle donne perché contengono composti chimici che interferiscono con la fertilità, la crescita fetale e lo sviluppo infantile, scrive su The Conversation l’epidemiologa Leslie Hart, del College of Charleston, negli Stati Uniti: “Abbiamo rilevato che, in media, le giovani donne americane usano ogni giorno otto prodotti di bellezza in grado di alterare il sistema endocrino. Alcune ne usano fino a diciassette. L’80 per cento delle giovani intervistate non è a conoscenza della loro tossicità”. La concentrazione di questi composti chimici nelle urine si riduce fino al 45 per cento quando le donne smettono di usare i prodotti. L’Unione europea sta regolamentando i cosmetici, mentre gli Stati Uniti sono indietro e la situazione cambia da stato a stato. In commercio ci sono anche cosmetici sicuri, ma di solito sono più costosi.

Un nuovo programma chiamato AlphaDev ha permesso di velocizzare gli algoritmi di ordinamento. Deriva dai sistemi d’intelligenza artificiale basati sull’apprendimento automatico sviluppati dall’azienda DeepMind per giochi da tavolo come gli scacchi o il go. Prima AlphaDev ha analizzato le istruzioni degli algoritmi che servono a mettere in ordine una serie di dati. Si tratta di un’operazione fondamentale, da cui dipende la velocità dei computer. Poi ha scritto, usando un linguaggio base, linee di programma che sono state eseguite e verificate. Alla fine è emerso che era riuscito a ottimizzare gli algoritmi esistenti. A quel punto i nuovi programmi sono stati tradotti in un linguaggio più complesso, il C++, e inseriti in librerie a disposizione dei programmatori, che hanno subito cominciato a servirsene. In un caso un algoritmo sviluppato da AlphaDev ha permesso di ridurre del 70 per cento il tempo di calcolo rispetto all’algoritmo precedente, creato da esseri umani. AlphaDev potrebbe essere usato in futuro per risolvere altri problemi informatici. ◆

Moralità stabile

I sondaggi condotti in sessanta paesi rilevano un declino della moralità percepita negli ultimi settant’anni. Ma da un nuovo studio pubblicato su Nature è emerso che la valutazione delle persone sulla moralità dei loro contemporanei è rimasta invariata. Il declino morale sarebbe quindi un’illusione, o comunque è difficile dimostrare che ci sia stato. La percezione errata di una perdita di valori morali, che ha importanti conseguenze politiche e sociali, sarebbe stata indotta da due fenomeni psicologici noti: l’esposizione distorta alle informazioni e la memoria distorta del passato.

I dettagli della superficie di Marte

Esa/Dlr/Fu Berlin/G. Michael, CC BY-SA 3.0 IGO

L’Agenzia spaziale europea (Esa) ha pubblicato un’immagine di Marte ottenuta con un mosaico di scatti della High resolution stereo camera, uno strumento a bordo della sonda Mars Express. È possibile osservare i dettagli della superficie del pianeta e le variazioni di colore, con le rocce vulcaniche più scure e quelle ricche di solfati più chiare. Nella parte centrale si vedono le Valles Marineris. Le immagini sono state elaborate tenendo conto della polvere nell’atmosfera.

Molecole antiche

Tracce di vita fossili in rocce risalenti fino a 1,6 miliardi di anni fa sono state scoperte in Australia. I paleontologi hanno individuato molecole simili al colesterolo, fondamentali per lo sviluppo delle cellule complesse degli eucarioti. Il dominio degli eucarioti comprende piante, animali e funghi. Le molecole trovate sono precursori del colesterolo, scrive Nature, e potrebbero essere utili per capire l’evoluzione degli organismi.

© Laurent Davin

Antropologia A Eynan Mallaha, in Israele, sono stati trovati resti di flauti in osso che risalgono a circa dodicimila anni fa. I flauti emettevano suoni simili ai versi degli uccelli rapaci. Nell’area vivevano gruppi di cacciatori raccoglitori appartenenti alla cultura natufiana. Probabilmente i flauti erano usati per produrre musica o durante le battute di caccia, in particolare degli uccelli, scrive Scientific Reports.

Salute Alcuni ricercatori hanno sviluppato un vaccino contro la chikungunya, una malattia trasmessa dalle zanzare. Dalla terza fase della sperimentazione con circa quattromila partecipanti è emerso che il vaccino, chiamato vla1553, è sicuro e suscita una buona risposta immunitaria, scrive The Lancet, ma dopo circa un mese gli anticorpi prodotti diminuiscono. La chikungunya, endemica in Africa, in Asia e nelle Americhe, è una malattia debilitante ma quasi mai mortale.

Altro da questo numero
1516 - 16 giugno 2023
Abbonati a Internazionale per leggere l’articolo.
Gli abbonati hanno accesso a tutti gli articoli, i video e i reportage pubblicati sul sito.
Sostieni Internazionale
Vogliamo garantire un’informazione di qualità anche online. Con il tuo contributo potremo tenere il sito di Internazionale libero e accessibile a tutti.