08 luglio 2013 18:15
Un religioso islamico osserva il cielo in attesa della luna nuova che segna l’inizio del mese di Ramadan, a Putrajaya, in Malesia. (Bazuki Muhammad, Reuters/Contrasto)

Il Ramadan nella religione islamica è il nono mese del calendario musulmano. Ha una durata di 29 o 30 giorni a seconda del ciclo lunare. Seguendo l’anno lunare, ogni anno la data d’inizio del Ramadan si sposta di undici giorni indietro rispetto all’anno precedente e al calendario solare gregoriano.

Nel Ramadan, gli osservanti devono digiunare e astenersi dal bere durante il giorno, mentre possono mangiare e bere dopo il tramonto. Inoltre devono rinunciare al sesso, al fumo e ad altre attività che possono disturbare gli esercizi spirituali e la preghiera. Dovrebbero anche fare beneficenza. Inoltre è tradizione scambiarsi dei regali.

Come si decide la data d’inizio del Ramadan? La legge islamica dice che per stabilire l’inizio del mese di Ramadan ci si basa su testimoni oculari che dichiarano davanti a un giudice di aver visto la nuova luna del nono mese. Però in molti paesi nel mondo ci si affida a calcoli astronomici.

Chi deve osservare il Ramadan? Tutti gli adulti, uomini e donne, in buone condizioni di salute. Invece possono non osservare il Ramadan i bambini, i malati, le donne incinte o quelle che allattano o che hanno il ciclo mestruale, e chi sta viaggiando.

Come si fa in paesi in cui il giorno dura di più? Con l’emigrazione dei musulmani oltre i confini dei paesi arabi, in posti in cui le ore di luce e di buio non variano molto a seconda delle stagioni, si è posto il problema di come digiunare rispettando la regola senza dipendere troppo dalla durata della luce, che cambia in estate e in inverno a seconda della latitudine.

A questa questione, spiega l’Economist, si è cercato di rispondere in vari modi. Le scuole di legge coranica dell’Arabia Saudita impongono che si pratichi il digiuno finché c’è luce, secondo quello che dice il Corano, rispettando la luce del sole nel paese in cui si vive. In questo modo, in paesi in cui il sole in estate non cala quasi mai, si può digiunare anche per 23 ore. Oppure per poche ore, quando il Ramadan cade in inverno.

La scuola di diritto dell’università Al Azhar del Cairo, in Egitto, ha stabilito invece che non si può digiunare per più di 18 ore. Le comunità islamiche dell’Alaska e della Svezia seguono il fuso orario dell’Arabia Saudita e osservano gli orari di digiuno della Mecca.

Il Ramadan nello spazio. Nel 2007, Sheikh Muszaphar Shukor, un astronauta malese, è stato il primo musulmano ad andare nello spazio durante il Ramadan. Il governo malese ha pubblicato un libro di venti pagine con le linee guida che l’astronauta deve seguire nello spazio per osservare il mese di digiuno. Sheikh Muszaphar Shukor ha rispettato gli orari di digiuno vigenti nel paese in cui era decollato, Baikonur, in Kazakistan.

(Anna Franchin)

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