13 gennaio 2015 11:01

Il presidente uscente

Giorgio Napolitano, 89 anni, è stato eletto due volte: il 15 maggio 2006 e il 20 aprile 2013. È il primo presidente della repubblica italiana ad aver svolto due mandati. È il più anziano capo di stato d’Europa e il terzo del mondo, dopo il presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe e re Abdallah dell’Arabia Saudita.

Chi vota

In Italia il presidente della repubblica è eletto dal parlamento in seduta comune, cioè da camera e senato riuniti. All’elezione partecipano inoltre i 58 delegati eletti dai consigli regionali (tre per ogni regione, a eccezione della Valle d’Aosta che ne ha uno solo).

Secondo la costituzione, i delegati regionali devono essere scelti in modo da assicurare la rappresentanza delle minoranze. È consuetudine quindi che i consigli regionali scelgano uno dei tre delegati tra le file dell’opposizione, mentre gli altri due sono scelti tra le cariche principali degli organi regionali: presidente della regione, vicepresidente della giunta, presidente del consiglio regionale o capogruppo del partito di maggioranza.

I componenti dell’assemblea sono chiamati “grandi elettori”, anche se spesso con questo nome si indicano solo i delegati delle regioni.

Se al completo, l’assemblea che elegge il presidente sarà composta da 1.009 persone: 630 deputati, 321 senatori (315 più i sei senatori a vita Elena Cattaneo, Carlo Azeglio Ciampi, Mario Monti, Renzo Piano, Carlo Rubbia e Giorgio Napolitano) e i 58 delegati regionali.

L’aula in cui si vota è la camera dei deputati, a palazzo Montecitorio, e il presidente dell’assemblea è quello della camera; oggi ricopre l’incarico Laura Boldrini.

Come si vota

L’elezione avviene a scrutinio segreto: votano prima i senatori, poi i deputati e, per ultimi, i delegati regionali.

Lo spoglio delle schede lo fa il presidente della camera, che legge ad alta voce i nomi dei candidati.

Per esseri eletti, nei primi tre scrutini serve la maggioranza dei due terzi (672 voti), mentre dalla quarta votazione in poi basta la maggioranza assoluta, cioè il 50 per cento più uno (505 voti).

Francesco Cossiga nel 1985 e Carlo Azeglio Ciampi nel 1999 sono stati eletti al primo scrutinio. Giovanni Leone invece è stato il capo dello stato eletto, nel 1971, dopo il maggior numero di votazioni (23).

Chi può diventare presidente della repubblica

Secondo l’articolo 84 della costituzione, può diventare capo dello stato “ogni cittadino che abbia compiuto cinquanta anni d’età e goda dei diritti civili e politici”.

Francesco Cossiga, eletto a 57 anni, è stato il presidente della repubblica più giovane. Pertini invece, che è diventato capo dello stato a 82 anni, il più anziano.
Nessuna donna è stata mai eletta presidente della repubblica italiana. Tra quelle che hanno ricevuto dei voti la prima è stata Ottavia Penna da Caltagirone, nel 1948, poi Ines Boffardi e Tina Anselmi nel 1978, Nilde Iotti nel 1992, Emma Bonino nel 1999.

Come dice l’articolo 86 della costituzione, “le funzioni del presidente della repubblica, in ogni caso che egli non possa adempierle, sono esercitate dal presidente del senato”.

Gli ex presidenti della repubblica sono presidenti emeriti e senatori a vita.

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