20 febbraio 2015 16:27

Secondo l’Osservatorio permanente sulle armi leggere, l’Italia detiene il primato dell’export mondiale di questo tipo di armi (fucili, carabine, pistole, rivoltelle e relative parti di ricambio). Sono di solito destinate alla caccia, al tiro sportivo, alla difesa personale e alle forze dell’ordine, che non rientrano tra i destinatari specificamente militari e che quindi non sono sottoposte allo stesso regime di autorizzazioni delle forze armate.

Nell’ultimo decennio l’Italia ha superato Germania e Stati Uniti ed è leader mondiale del mercato con una quota di quasi il 20 per cento. Il settore è in ulteriore crescita, ma questo fa salire anche le preoccupazioni perché le armi leggere, cioè quelle trasportabili da un essere umano, sono usate non solo da corpi legittimi come polizie ed eserciti, ma anche da gruppi armati e da organizzazioni criminali.

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