C’è un motivo se la cannabis stimola l’appetito, come sanno i consumatori e soprattutto le persone malate di cancro, che ne usano i derivati per diminuire la nausea indotta dalla chemioterapia. Si è infatti scoperto che i cannabinoidi, composti chimici presenti nella pianta, attivano alcuni neuroni che aumentano l’appetito. Sorprendentemente, questi neuroni sono gli stessi che in genere inducono il senso di sazietà.

Lo studio è stato condotto sui topi da un team internazionale, guidato da Tamas Horvath. Secondo lo studio pubblicato su Nature, la scoperta del comportamento di queste cellule nervose, i neuroni pomc, potrebbe portare allo sviluppo di trattamenti per regolare l’appetito. La cannabis è nota per indurre ad alimentarsi anche in uno stato di sazietà, attraverso l’attivazione di una proteina, il recettore dei cannabinoidi 1, o cb 1.

Secondo Horvath e colleghi, il recettore cb 1 agisce a sua volta sui neuroni pomc, che normalmente si attivano dopo che l’animale si è nutrito provocando la sazietà. Quando però i neuroni pomc sono attivati dal recettore cb 1 rilasciano un segnale opposto a quello solito. Invece della sostanza chimica che riduce l’impulso ad alimentarsi, rilasciano un’endorfina che induce a nutrirsi. Nature

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