12 marzo 2015 12:29

Gli scienziati dell’Agenzia spaziale europea provano a riprendere i contatti con il robot Philae, atterrato sulla cometa 67P/Tchourioumov-Guerassimenko il 12 novembre del 2014. Da oggi al 20 marzo gli scienziati manderanno dei segnali a Philae, attraverso la sonda Rosetta, e aspetteranno che il robot risponda. Gli scienziati stanno provando a risvegliare il robot dall’ibernazione nella quale si trova dal 15 novembre, dopo che ha esaurito le batterie. Infatti il lander non è atterrato nel punto previsto e non è riuscito a ricevere abbastanza luce solare per ricaricare la batteria con i pannelli solari, ma da marzo il cambio di posizione della cometa potrebbe consentire la ricarica.

Le comete sono studiate a fondo perché si sono formate nelle prime fasi di vita del Sistema solare e possono quindi fornire informazioni su quel periodo. La missione Rosetta dell’Esa si distingue dalle missioni precedenti perché, invece di limitarsi a un rapido sorvolo della cometa, accompagnerà 67P per molti mesi. Inoltre, lo scorso novembre da Rosetta si è staccato Philae, il robot che si è posato sulla superficie di 67/P e che prima di spegnersi ha inviato ulteriori dati. Le Monde, Science

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