Il 17 marzo dalle 7 di mattina (ora locale, le 6 in Italia), in Israele si vota per eleggere i 120 parlamentari della Knesset. I seggi chiuderanno alle 10 di sera. Ecco i principali partiti che si sfidano alle urne.
- Likud. Partito di destra, è stato fondato nel 1973 da Menachem Begin, come un’alleanza di gruppi che si sono uniti in un unico partito nel 1984. Ha ottenuto la prima vittoria nel 1977 ed è rimasto al potere per più di vent’anni. La vittoria più grande è stata nel 1981, quando ha ottenuto 81 seggi in parlamento. Il programma del partito si concentra sulla necessità di cambiare il sistema di governo nel paese. Alla guida del Likud c’è Benjamin Netanyahu, 65 anni, attuale premier. Eletto per la prima volta in parlamento nel 1988, è stato primo ministro per tre volte, (nel 1996, nel 2009 e nel 2013). È stato anche ministro dell’economia, degli esteri, leader dell’opposizione e ambasciatore di Israele alle Nazioni Unite.
- Unione sionista. Di centrosinistra, è una lista congiunta composta dal Partito laburista e da Hatnuah, creato nel dicembre del 2014. Lo slogan della campagna elettorale è “Noi o lui”, con riferimento alla necessità di sostituire Benjamin Netanyahu alla testa del governo. La lista è guidata dal capo del partito laburista, Isaac Herzog, 54 anni, seguito dalla leader di Hatnuah, Tzipi Livni. In caso di vittoria i due saranno premier a rotazione. Herzog è il leader dell’opposizione, avvocato di professione, è in parlamento dal 2003 ed è stato ministro dell’edilizia e delle politiche abitative, del turismo, del welfare e segretario del governo durante l’esecutivo guidato da Ehud Barak. Tzipi Livni, 56 anni, è stata eletta in parlamento per la prima volta nel 2001 con il Likud. È stata vicepremier e ministra degli esteri, dell’immigrazione e della giustizia.
- Casa ebraica (Habayit Hayehudi). Partito di destra nazionalista identificato con il sionismo religioso. Creato nel 2008, nelle ultime elezioni ha vinto dodici seggi nella Knesset ed è il quarto partito più grande presente in parlamento. È favorevole all’ampliamento delle colonie e al rafforzamento del carattere ebraico dello stato. Si oppone alla soluzione dei due stati ed è favorevole all’annessione a Israele di altre aree di territorio. Il candidato del partito è Naftali Bennet, 42 anni, ministro dell’economia dell’ultimo governo ed ex ministro dei servizi religiosi di Gerusalemme e della diaspora. Ex militare delle forze speciali israeliane, è stato poi imprenditore di aziende tecnologiche.
- Lista araba unita. Fondata nel gennaio del 2015, è composta dai partiti arabi Ual-Ta’al e Balad e dal partito arabo ebraico Hadash. Nonostante le notevoli differenze ideologiche, i partiti hanno deciso di unirsi per rafforzare il blocco non sionista e per superare la soglia di sbarramento alla Knesset. Alle ultime elezioni, Hadash ha vinto quattro seggi, Balad tre e altri due partiti della lista ne hanno vinti quattro. Il candidato del partito è Ayman Odeh, 41 anni, in passato segretario generale del partito ed esponente del consiglio comunale di Haifa. Avvocato di professione, ha guidato la lotta contro il piano del governo di reclutare gli arabi nelle Forze di difesa israeliane e nel servizio civile nazionale.
- Kulanu. Partito di centro creato nel 2014. La sua piattaforma si focalizza sulla riduzione del costo della vita, sull’aumento della trasparenza pubblica e dell’occupazione e sulla lotta alla corruzione. Il partito è guidato dal fondatore Moshe Kahlon, 54 anni, che ha lasciato il Likud. È entrato in parlamento nel 2003 ed è stato ministro delle comunicazioni e del welfare. Le regole interne al partito gli concedono molti poteri, tra cui quello di comporre la lista dei candidati e decidere su unirsi a una coalizione.
- Israel Beitenu. Partito di estrema destra fondato da Avigdor Lieberman nel 1999. Ha ottenuto il massimo dei voti nel 2009, quando ha vinto quindici seggi in parlamento. La sua campagna elettorale si è concentrata su tre princìpi: l’immigrazione degli ebrei in Israele, la difesa della patria e delle colonie. La piattaforma del partito comprende un piano per favorire il trasferimento degli arabi israeliani verso uno stato palestinese con incentivi finanziari. Avigdor Lieberman, 56 anni, è stato eletto per la prima volta nel 1999. Ministro degli esteri nell’ultimo governo, in passato è stato vicepremier, ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Yesh Atid. Partito di centro fondato nel 2012 da Yair Lapid. È il secondo partito dell’attuale legislatura con 19 seggi in parlamento. La sua piattaforma si concentra sul miglioramento delle condizioni di vita della classe media e su questioni come il costo della vita, l’istruzione e la sanità. Il candidato premier è Yair Lapid, 51 anni, presentatore televisivo e ministro dell’economia nell’ultimo governo prima di essere allontanato da Netanyahu per divergenze.
- Shas. Partito sefardita ultraortodosso creato nel 1982 con l’obiettivo di promuovere l’uguaglianza tra gli askenaziti, gli ebrei di origine europea, e i sefarditi, gli ebrei provenienti dal Mediterraneo, in particolare dalla penisola iberica, e di favorire gli interessi delle classi basse. Il Consiglio dei saggi della Torah, guidato dal rabbino Shalom Cohen, è responsabile di selezionare i candidati e di scegliere il contenuto del programma del partito. Alle ultime elezioni il partito ha vinto undici seggi. Il candidato premier è Arye Dery, 56 anni, eletto per la prima volta in parlamento nel 1988. Nel 1999 è stato condannato a tre anni di carcere per corruzione e frode.
- Giudaismo unito della Torah. Partito askenazita ultraortodosso fondato nel 1992. Alle ultime elezioni ha ottenuto sette seggi. Si concentra soprattutto su tematiche religiose. È guidato da Yaakov Litzman, 66 anni. Entrato in parlamento nel 1999, Litzman è stato viceministro della sanità e presidente della commissione delle finanze della knesset.
- Meretz. Partito sionista di sinistra, si definisce socialdemocratico. È stato creato nel 1992 con l’unificazione di diversi partiti. Il suo programma si fonda sulla promozione dei diritti umani, della pace, di un compromesso diplomatico basato sulla soluzione dei due stati e sull’uguaglianza economica e sociale. Alle ultime elezioni ha vinto sei seggi. Il partito è guidato da Zehava Galon, 59 anni, eletta per la prima volta in parlamento nel 1999. Ha fatto parte del comitato della difesa e degli affari esteri e di quello delle finanze della Knesset ed è stata presidente del comitato per la lotta contro il traffico delle donne. È stata anche direttrice di B’Tselem, il contro d’informazione israeliano per i diritti umani nei territori occupati.
- Yahad. Partito ultraortodosso di destra e nazionalista fondato nel 2014 da Eli Yishai. Partecipa alle elezioni insieme al partito Otzma Yehudit. Il leader spirituale del movimento è il rabbino Meir Mazuz. Il suo programma dà rilievo alle questioni religiose, all’identità ebraica e alla sicurezza e alla tutela dei segmenti più deboli della società ebraica. Candidato premier è Eli Yishai, 52 anni, eletto in parlamento nel 1996. È stato ministro dell’interno, dell’industria, del lavoro e del welfare.
Ha’aretz
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