11 giugno 2015 20:27

Il governo dell’Azerbaigian ha vietato a numerosi giornalisti e attivisti per i diritti umani di entrare nel paese per seguire i Giochi europei, che inizieranno a Baku il 12 giugno. I Giochi vedranno la partecipazione di seimila atleti di 50 paesi diversi.

L’Azerbaigian, che ha speso svariati miliardi nell’organizzazione dell’evento e nella costruzione di nuove strutture per ospitare i Giochi, è stato oggetto di pesanti critiche da parte delle organizzazioni per i diritti umani, che denunciano la corruzione e la repressione messa in atto dal governo.

Secondo l’organizzazione Human rights watch, nel periodo precedente ai Giochi europei, il paese “ha conosciuto la sua peggiore repressione dall’era post sovietica”. L’organizzazione ha stimato inoltre che nel 2014 almeno 35 tra giornalisti e attivisti sono stati incarcerati.

Il giornale britannico The Guardian riferisce che la richiesta di accredito del giornalista Owen Gibson, inviata lo scorso gennaio, è stata respinta. La decisione sarebbe legata a un reportage realizzato dal giornalista lo scorso dicembre sulla preparazione dell’evento, che aveva messo in luce la corruzione dilagante nel paese e la repressione delle opposizioni politiche da parte del governo.

Sul caso si è espresso il Comitato olimpico europeo, preoccupato per la mancanza di libertà intorno alla manifestazione, secondo il quale il divieto di ingresso ai giornalisti nel paese andrebbe completamente contro lo spirito dello sport. Il comitato ha promesso di sollevare la questione davanti alle autorità.

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