Secondo qualcuno l’epoca della stampa è finita, ma per i giornalisti non ci sono mai state tante opportunità. I rischi, le difficoltà e il futuro del mestiere nell’epoca della crisi dei giornali.
Un tribunale di Londra ha deciso che il fondatore di WikiLeaks non può essere estradato negli Stati Uniti per via delle condizioni di detenzione a cui sarebbe sottoposto. Ma non ha riconosciuto il valore della sua attività giornalistica. Leggi
Nelle redazioni dei giornali italiani si dovrebbe aprire una riflessione sull’informazione e il rapporto con il potere, tanto più dopo i cambiamenti di questi mesi. Leggi
Dal 2011 il giornalista dissidente viveva in Francia come rifugiato politico. La sua impiccagione mette in luce l’aggressività di un regime che si sente minacciato e complica la ripresa dei negoziati sul nucleare voluta da Biden. Leggi
“I rifugiati che mi hanno picchiato sono un simbolo dell’odio e della rabbia causati da questa sporca guerra”. In un articolo dall’archivio di Internazionale, Robert Fisk racconta un episodio accaduto durante il conflitto in Afghanistan. Leggi
Il 20 ottobre a Tripoli è stato arrestato Mohamed Omar Baaio, capo dell’ente libico per l’informazione. È la conferma che in Libia la libertà di stampa è sotto attacco. E che la transizione è ancora molto difficile. Leggi
Insieme all’industria del turismo, anche i giornalisti che si occupano di viaggi sono stati colpiti dal covid-19. Ma hanno saputo reinventarsi, trasformandosi in uno spazio di consigli per chi vuole continuare a viaggiare. Leggi
“È il momento di una resa dei conti nel mondo dell’informazione”. Negli Stati Uniti il 77 per cento dei giornalisti è bianco. Come possono redazioni così poco diversificate raccontare davvero la vita di tutte le comunità? Leggi
Dopo un processo farsa in Arabia Saudita, che ha portato alla condanna di alcuni agenti, il 3 luglio un tribunale di Istanbul ha avviato un processo in contumacia contro venti cittadini sauditi. Leggi
I dati raccolti da Amnesty international svelano che anche il reporter dissidente marocchino era sorvegliato attraverso il suo telefonino. Leggi
Maria Ressa è stata condannata per le sue critiche al presidente Duterte. Ma ovunque i giornalisti costringono il potere a rendere conto delle loro scelte. Per continuare a farlo non bisogna lasciarsi intimorire. Leggi
Respinto il piano statunitense per il Venezuela, approvata la riforma agraria in Ucraina, scomparso un giornalista pachistano in Svezia, migliaia di persone in fuga dal nord del Mozambico. Leggi
Poteri straordinari per Orbán in Ungheria, cessate il fuoco dell’Eln in Colombia, assassinata una giornalista in Messico. Leggi
In molti paesi del mondo aumentano i casi di censura sul numero di contagi. Allo stesso tempo l’informazione deve essere affidabile e di qualità e permetterci di distinguere il vero dal falso. Leggi
Omar Radi è stato arrestato a Casablanca per aver criticato la sentenza di un magistrato contro alcuni manifestanti. Rischia un anno di carcere. Leggi
Due anni di pressioni locali e internazionali hanno fatto in modo che l’omicidio della giornalista, in un paese dell’Unione europea, non restasse impunito. Leggi
Ogni volta che c’è un’operazione dei servizi segreti, tutti – scrittori, politici, diplomatici che si occupano di Egitto – vanno a controllare su Mada Masr di che cosa si tratta. Ma questa volta sono stati proprio i suoi giornalisti a finire nel mirino. Leggi
Il presidente López Obrador ha vinto le elezioni nel 2018 grazie anche a una campagna sulla sicurezza. Ma chi fa informazione continua a morire e a subire minacce. Storie e racconti di chi resiste. Leggi
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati