15 giugno 2015 15:36

In Italia vivono 60,7 milioni di persone. Secondo i dati dell’Istat aggiornati al 31 dicembre 2014 e diffusi oggi, il numero dei residenti è rimasto praticamente invariato rispetto al 2013. Il saldo complessivo segnala un incremento di appena 12.944 persone e addirittura negativo per le donne, che sono 4.082 in meno rispetto all’anno precedente. L’Italia, dal punto di vista demografico, è pressoché immobile.

Nel 2014 sono nati centomila bambini in meno rispetto al numero delle persone decedute. Un picco che non si toccava dal biennio 1917-1918, vale a dire sul finire della prima guerra mondiale. In generale, ci sono state quasi 12mila nascite in meno rispetto all’anno precedente. Il calo è costante e diffuso anche tra gli stranieri, che pure contribuiscono con quasi il 15 per cento del totale dei neonati: l’anno scorso, sono nati 2.638 bambini in meno rispetto al 2013. Di conseguenza, il paese fotografato dall’Istat appare sempre più vecchio. Non smette di crescere l’età media che è oggi 44,4 anni. Si assestava sui 44,2 nel 2014, sui 44 nel 2013 e sui 43,8 nel 2012.

Di tutti i residenti, cinque milioni hanno la cittadinanza straniera, contro i 4,9 milioni del 2013. Vale a dire che ogni cento persone che abitano in Italia, otto sono arrivate da oltre confine. Vengono da circa 200 paesi, che nel 50 per cento dei casi è un paese europeo. La comunità più rappresentata è quella romena (22,6 per cento) seguita da quella albanese (9,8 per cento).

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