20 ottobre 2015 13:00

Il Partito liberale di Justin Trudeau, una storica formazione di centrosinistra, ha vinto le elezioni legislative in Canada con 184 seggi alla camera dei deputati. Per ottenere la maggioranza assoluta ne bastavano 170 sul totale di 338 seggi, corrispondenti ad altrettanti distretti in cui si è votato col sistema maggioritario secco.

Il Partito conservatore, guidato dal premier uscente Stephen Harper – che governava ininterrottamente il paese dal 2006 – ha raggiunto il 31,9 per cento dei voti con 99 seggi in parlamento. I socialdemocratici del Nuovo partito democratico (Ndp), che alle elezioni del 2011 si erano qualificati come seconda forza politica del paese, sono arrivati al terzo posto ottenendo 44 seggi. Sono poi stati eletti dieci deputati del Bloc québécois (indipendentisti del Québec) e uno dei Verdi.

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Il futuro premier è figlio dello storico leader progressista canadese Pierre Trudeau (morto nel 2000) che fu primo ministro, a diverse riprese, dal 1968 al 1979 e poi dal 1980 al 1984. Suo figlio Justin, che ha 43 anni, diventerà il secondo più giovane capo del governo della storia del paese. E nonostante la sua età e relativa inesperienza siano state usate contro di lui dagli avversari durante tutta la campagna elettorale, Trudeau è riuscito a condurre il Partito liberale in una significativa rimonta dopo la sconfitta del 2011, quando ottenne solo 34 seggi alla camera dei comuni sotto la guida di Michael Ignatieff.

Trudeau è sposato con la conduttrice televisiva Sophie Grégoire e ha tre figli. Già responsabile dei giovani del partito, poi eletto deputato nel 2008, prima di entrare in politica Trudeau si è laureato in letteratura e scienze dell’educazione, ma ha studiato anche ingegneria e geografia ambientale. Ha insegnato francese e matematica in due scuole e ha recitato in due episodi di una miniserie sulla prima guerra mondiale. Quando aveva quattro mesi, l’allora presidente statunitense Richard Nixon, incontrandolo durante una visita di stato in Canada, disse che sarebbe diventato primo ministro come suo padre.

Le posizioni di Trudeau su alcuni temi

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  • Politiche ambientali. Trudeau ha detto che entro novanta giorni dalla fine della Conferenza internazionale sul clima, che si terrà a Parigi dal 30 novembre all’11 dicembre, la politica ambientale del Canada cambierà.
  • Diritti degli indigeni. In campagna elettorale il Partito liberale ha promesso di impegnarsi per migliorare il rapporto con gli indigeni canadesi. Tra le iniziative proposte, un’inchiesta nazionale per risolvere i casi di donne indigene assassinate o scomparse, e un finanziamento per aumentare il livello educativo dei nativi.
  • Aborto. Trudeau è favorevole alla libertà di scelta.
  • Tasse. Ha detto che il suo primo provvedimento da premier sarà alzare le imposte pagate dall’1 per cento della popolazione più ricca del paese per poi tagliare le tasse alla classe media.
  • Marijuana. Il nuovo primo ministro ha annunciato che vuole legalizzarla seguendo il modello del Colorado, negli Stati Uniti, dove dal 1 gennaio 2014 chi ha più di 21 anni può comprare la sostanza stupefacente in uno dei negozi con la licenza.
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