Gli album dei Beatles saranno disponibili in streaming dalla mezzanotte del 24 dicembre. Lo ha annunciato il sito ufficiale del gruppo.

La Universal Music, che distribuisce la musica dei quattro di Liverpool, ha firmato un contratto con nove piattaforme: Spotify, Apple music, Google play, Amazon prime, Tidal, Deezer, Microsoft groove, Napster/Rhapsody e Slacker radio. Sui siti si potranno ascoltare i tredici album e le quattro compilation del gruppo.

Malgrado il successo delle piattaforme di musica in streaming non era ancora possibile ascoltare un album dei Beatles tutto intero, senza scaricarlo. La produzione del gruppo di Liverpool (composto da John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr) è stata molto prolifica. I quattro hanno composto dodici album originali, tra cui un doppio, dodici Ep e 22 singoli dall’autunno del 1962 all’estate del 1969.

Il gruppo ha rivoluzionato la storia della musica in meno di dieci anni di attività (1962-1970) e i fan hanno continuato ad ascoltare i suoi album anche dopo il suo scioglimento. Per quanto riguarda il digitale, la musica dei Beatles è arrivata su iTunes nel 2010, quasi sette anni dopo la creazione del servizio. Ora l’arrivo dei Beatles sulle piattaforme in streaming segna un importante riconoscimento da parte delle case di distribuzione discografiche di questo mezzo di distribuzione.

Nel 2015 il numero di utenti di piattaforme come Deezer e Spotify è aumentato in modo significativo: entrambi i siti hanno rispettivamente 14 e 75 milioni di utenti attivi (tra abbonati e utenti della versione gratuita).Secondo alcuni studi, 41 milioni di persone in tutto il mondo hanno un abbonamento a un sito di musica in streaming. I ricavi derivanti dalla musica in streaming hanno raggiunto 1 miliardo di euro nel 2014.

Tuttavia molti artisti, come i Radiohead e Taylor Swift, si rifiutano di distribuire i propri album su piattaforme in streaming perché ritengono che siano poco remunerative. Ma in molti ora sostengono che con l’arrivo dei Beatles, la pressione sugli artisti che rifiutano lo streaming crescerà.

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