Fuori dell’aula del tribunale a Phnom Penh, in Cambogia, dove si è svolto il processo d’appello contro i due alti esponenti del movimento dei Khmer rossi, Nuon Chea e Khieu Samphan, accusati di genocidio. L’alta corte di giustizia cambogiana ha confermato la condanna all’ergastolo per i due leader del regime che tra il 1975 al 1979 ha causato la morte di almeno 1,8 milioni di persone.
(Samrang Pring, Reuters/Contrasto)
Vogliamo garantire un’informazione di qualità anche online. Con il tuo contributo potremo tenere il sito di Internazionale libero e accessibile a tutti.
Vogliamo garantire un’informazione di qualità anche online. Con il tuo contributo potremo tenere il sito di Internazionale libero e accessibile a tutti.