28 settembre 2020 12:00

Azerbaigian-Armenia
Il 27 settembre almeno 32 soldati separatisti del Nagorno Karabakh, sostenuti dall’Armenia, sono morti in un’offensiva dell’esercito azero nella regione. Avrebbero perso la vita nella regione anche cinque civili azeri e due armeni, mentre l’Azerbaigian non ha rivelato le sue perdite militari. Il Nagorno Karabakh è una regione separatista a maggioranza armena che si trova in Azerbaigian. All’inizio degli anni novanta circa 30mila persone sono morte nel conflitto nella regione.

Stati Uniti
Il 27 settembre il New York Times ha pubblicato un’inchiesta sulle dichiarazioni dei redditi di Donald Trump, che il presidente non ha mai voluto rendere pubbliche. Secondo il quotidiano, Trump ha pagato solo 750 dollari di tasse federali nel 2016 e nel 2017, e niente in dieci dei quindici anni precedenti, nella maggior parte dei casi dichiarando perdite superiori ai guadagni. Trump ha definito l’inchiesta “completamente inventata”, assicurando di aver pagato molte tasse a livello sia federale sia statale.

Stati Uniti
Il presidente Donald Trump ha nominato il 26 settembre la giudice conservatrice Amy Coney Barrett, 48 anni, alla corte suprema in sostituzione della progressista Ruth Bader Ginsburg, morta il 18 settembre a 87 anni. Trump ha invitato il senato a confermare la nomina prima delle elezioni presidenziali del 3 novembre, nonostante l’opposizione del Partito democratico.

Svizzera
Il 27 settembre il 61,7 per cento degli elettori ha respinto in un referendum una proposta per revocare un accordo sulla libera circolazione delle persone firmato nel 1999 con l’Unione europea. L’iniziativa era stata presentata dalla destra populista dell’Unione democratica di centro (Udc). Gli elettori hanno invece approvato un congedo di paternità di due settimane.

Yemen
Il governo e i ribelli huthi hanno raggiunto il 27 settembre in Svizzera un accordo per uno scambio di prigionieri, definito dall’inviato delle Nazioni Unite Martin Griffiths il più significativo dall’inizio del conflitto nel 2014. Saranno liberati 1.081 prigionieri: 681 ribelli e 400 membri delle forze governative.

Libano
Il 26 settembre il primo ministro incaricato Mustapha Adib ha rinunciato a formare un nuovo governo a causa delle profonde divisioni politiche in parlamento. Il giorno dopo il presidente francese Emmanuel Macron ha denunciato un “tradimento” delle forze politiche libanesi. La formazione di un governo con ministri “competenti” e “indipendenti” in grado di promuovere le riforme era la condizione per sbloccare miliardi di dollari di aiuti internazionali.

Mali
Il 27 settembre il presidente di transizione Bah Ndaw ha nominato primo ministro Moctar Ouane, ex ministro degli esteri. La nomina di un civile a capo del governo era la condizione posta dalla Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale per revocare le sanzioni contro il paese. Il vicepresidente è Assimi Goïta, capo della giunta militare al potere dal colpo di stato del 18 agosto. Il periodo di transizione dovrebbe durare 18 mesi, fino all’organizzazione delle elezioni democratiche.

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