19 ottobre 2020 11:01

Il 18 ottobre il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha annunciato un nuovo decreto che introduce ulteriori restrizioni per arginare la diffusione del coronavirus nel paese, in seguito all’aumento esponenziale dei casi negli ultimi giorni in Italia. Conte ha sottolineato che l’obiettivo della nuova norma è “scongiurare un nuovo lockdown generalizzato”, ma con “soluzioni diverse da quelle della scorsa primavera”, anche se “la situazione è critica”. Ecco cosa prevede la misura:

  • Bar, ristoranti e locali. I ristoranti dovranno chiudere alle 24 e dovranno avere tavoli di massimo sei persone. Dalle 24 alle 5 del mattino potranno fare solo servizio di asporto. Per gli altri locali (bar, pub) sarà obbligatorio il servizio al tavolo dalle 18. Per le feste collegate a cerimonie religiose o civili resta il limite delle trenta persone, come dal precedente dpcm. Sale giochi e sale scommesse e Bingo potranno essere attive solo fino alle 21.
  • Eventi. Sono vietate le sagre e le fiere, mentre restano consentite le fiere di carattere nazionale e internazionale. Sono sospese “tutte le attività convegnistiche o congressuali, ad eccezione di quelle svolte con modalità a distanza”. Inoltre è “fortemente raccomandato di svolgere anche le riunioni private in modalità a distanza”.
  • Coprifuoco. I sindaci potranno disporre coprifuoco locali dopo le 21.
  • Scuole. Le scuole dell’infanzia e le elementari continueranno in presenza. Per le superiori si prevedono “forme flessibili nell’attività didattica”, rafforzando il ricorso alla didattica a distanza e modulando gli orari d’ingresso e d’uscita “anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga prima delle ore 9”.
  • Sport e palestre. Restano consentiti soltanto gli eventi e le competizioni “di interesse nazionale o regionale”. Gli sport “di contatto” a livello amatoriale, come calcetto e basket, restano vietati. Per gli sport di base sono permesse le sole attività individuali. Le palestre restano aperte, ma si faranno delle verifiche nelle prossime settimane per deciderne un’eventuale chiusura.
  • Lavoro da casa. Durante la conferenza stampa, il premier ha annunciato che nei prossimi giorni il ministro del lavoro dovrebbe portare al 75 per cento lo smart working per il pubblico impiego. Nel settore privato invece rimarrà una “forte raccomandazione” a ricorrere allo smart working, ma nessun obbligo. Nella pubblica amministrazione le riunioni si svolgeranno a distanza. Su questo tema tuttavia il nuovo dpcm non si esprime.

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