17 febbraio 2021 10:31

Bangladesh
Il 16 febbraio cinque jihadisti sono stati condannati a morte, e un altro all’ergastolo, dal tribunale speciale antiterrorismo di Dhaka per l’omicidio dello scrittore e attivista Avijit Roy, avvenuto nel febbraio del 2015. Due dei sei imputati, tra cui il leader del gruppo Syed Ziaul Haque, un ex ufficiale licenziato dall’esercito, sono stati condannati in contumacia.

Birmania
Il 17 febbraio decine di migliaia di persone hanno partecipato a una manifestazione a Rangoon per contestare il colpo di stato del 1 febbraio e chiedere la liberazione dei prigionieri politici. Il giorno prima Aung San Suu Kyi, premier di fatto al momento del golpe, era stata incriminata “per violazione della legge sulla gestione dei disastri naturali”.

Stati Uniti
L’ex presidente Donald Trump ha invitato il 16 febbraio il Partito repubblicano a scaricare Mitch McConnell, leader della minoranza al senato, definendolo un politico “cupo e scontroso, che non sorride mai”. McConnell si era opposto alla destituzione di Trump nel recente processo al senato per l’assalto al congresso del 6 gennaio, ma lo aveva definito “moralmente responsabile”.

Algeria
Il 16 febbraio migliaia di persone hanno partecipato a una manifestazione a Kherrata, nel nordest del paese, nel secondo anniversario della nascita del movimento antigovernativo hirak. Il 16 febbraio 2019 a Kherrata si era svolta la prima manifestazione contro l’allora presidente Abdelaziz Bouteflika, che aveva deciso di candidarsi a un quinto mandato, e una settimana dopo le proteste si erano estese alla capitale Algeri.

Francia
Il 16 febbraio l’assemblea nazionale ha approvato in prima lettura, con 347 voti a favore e 151 contrari, un progetto di legge per “garantire il rispetto dei principi della repubblica”, voluto dal presidente Emmanuel Macron per combattere il “separatismo islamico”. La legge contiene una serie di misure sull’imparzialità dei servizi pubblici, sul contrasto dell’odio online, sulla limitazione dell’istruzione in famiglia e sul controllo dei finanziamenti alle associazioni religiose.

Russia
La procura di Mosca ha chiesto il 16 febbraio una multa da 950mila rubli (circa 10.600 euro) per l’oppositore Aleksej Navalnyj, accusato di aver diffamato un ex combattente della seconda guerra mondiale sostenitore del presidente Vladimir Putin. La sentenza è prevista il 20 febbraio, giorno in cui sarà anche esaminato il ricorso di Navalnyj contro la sua condanna a due anni e otto mesi di prigione.

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