13 maggio 2022 10:38

Sri Lanka
Il 12 maggio il presidente Gotabaya Rajapaksa, contestato per la grave crisi economica in corso nel paese, ha nominato primo ministro Ranil Wickremesinghe e gli ha chiesto di formare un governo di unità nazionale. Wickremesinghe, 73 anni, già premier cinque volte, prende il posto di Mahinda Rajapaksa, fratello del presidente. Migliaia di persone protestano da settimane contro le interruzioni di elettricità e le carenze di cibo, farmaci e benzina.

Finlandia
In un comunicato congiunto emesso il 12 maggio, il presidente Sauli Niinistö e la premier Sanna Marin si sono espressi a favore di un’adesione alla Nato “in tempi rapidi”. La candidatura del paese, conseguenza diretta dell’invasione russa dell’Ucraina, sarà ufficializzata il 15 maggio.

Iran-Francia
Il 12 maggio il ministero degli esteri francese ha annunciato che due cittadini francesi sono stati arrestati in Iran, denunciando un atto “privo di fondamento”. I due francesi, un’impiegata di un sindacato del settore dell’istruzione e il suo compagno in vacanza in Iran, sono accusati di “tentativo di destabilizzare il paese”. Parigi teme che siano stati arrestati come strumento di pressione nei negoziati in corso sul programma nucleare iraniano.

Ruanda
Il 12 maggio i procuratori delle Nazioni Unite hanno annunciato che Protais Mpiranya, uno dei principali responsabili del genocidio in Ruanda nel 1994, è morto nell’ottobre 2006 a Harare, in Zimbabwe. Mpiranya, che nel 1994 era a capo della guardia presidenziale, era accusato di vari crimini, tra cui di aver ordinato l’omicidio della premier Agathe Uwilingiyimana. Circa 800mila persone tra tutsi e hutu moderati morirono nel genocidio in Ruanda.

Repubblica Democratica del Congo
Un tribunale militare ha condannato a morte il 12 maggio un alto ufficiale della polizia, Christian Ngoy Kenga-Kenga, per l’omicidio dell’attivista dei diritti umani Floribert Chebeya, avvenuto nel giugno 2010. Un altro poliziotto, Jacques Mugabo, è stato condannato a dodici anni di prigione. Oltre a Chebeya era stato assassinato il suo autista Fidèle Bazana.

Colombia
Il 12 maggio la corte costituzionale ha legalizzato il suicidio assistito con la supervisione di un medico per chi soffre di gravi malattie. Con sei voti a favore e tre contrari, la corte ha abrogato un articolo del codice penale che puniva con pene dai dodici ai trentasei mesi di prigione l’assistenza al suicidio.

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