31 marzo 2017 16:52

Il 29 marzo Donald Trump ha adottato un provvedimento che cancella molte delle misure stabilite da Barack Obama per ridurre le emissioni di anidride carbonica e contrastare il riscaldamento globale. Tra le altre cose, il provvedimento terrà aperte centinaia di centrali elettriche alimentate a carbone, che secondo il piano di Obama avrebbero dovuto essere sostituite da impianti eolici e solari.

Circondato da minatori e manager di aziende energetiche, Trump ha detto che il suo obiettivo è risollevare l’industria del carbone e portare il paese verso l’autonomia energetica. Annunciando il provvedimento, Trump non ha detto espressamente di voler ritirare gli Stati Uniti dall’accordo di Parigi, firmato nel 2015 da 195 paesi che si sono impegnati a ridurre le emissioni di gas serra.

Ma i nuovi provvedimenti, uniti a quelli già annunciati da Trump (come il taglio ai fondi dei programmi scientifici sul clima) allontaneranno ulteriormente gli Stati Uniti dall’obiettivo (già difficile da raggiungere) di ridurre del 26 per cento le emissioni di anidride carbonica entro il 2025. Molti analisti del settore energetico hanno criticato il provvedimento di Trump, spiegando che la crisi del settore del carbone è dovuta principalmente al fatto che le energie rinnovabili negli Stati Uniti stanno diventando sempre più convenienti.

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La prima sconfitta al congresso
Trump ha firmato il provvedimento sul clima pochi giorni dopo la sua prima grande sconfitta legislativa. Il presidente ha deciso di ritirare l’American health care act, la riforma sanitaria che avrebbe dovuto sostituire l’Obamacare.

Trump ha preso questa decisione dopo che Paul Ryan, il presidente repubblicano della camera, gli aveva comunicato che la maggioranza non aveva abbastanza voti per far passare la legge al congresso. La proposta, che secondo l’ente del bilancio del congresso avrebbe lasciato 26 milioni di persone senza copertura sanitaria nel giro di dieci anni, non convinceva né l’ala più conservatrice del partito (che avrebbe voluto abolire completamente l’Obamacare) né i deputati più moderati, preoccupati che molti dei loro elettori perdessero l’assistenza sanitaria.

Secondo alcuni sondaggi, solo il 17 per cento degli elettori sosteneva la riforma. Alcuni giornali hanno spiegato che la bocciatura della riforma sanitaria renderà più complicata anche quella fiscale. Il piano dei repubblicani, infatti, prevedeva tagli per circa mille miliardi di dollari alle tasse imposte dall’amministrazione Obama alle fasce più ricche della popolazione per finanziare i sussidi che permettono ai più poveri di comprare un’assicurazione sanitaria.

Trump ha dato la colpa del fallimento all’ala repubblicana più conservatrice e ha attaccato l’ostruzionismo dei democratici, sostenendo che tra non molto l’Obamacare imploderà, e a quel punto la sinistra cercherà un accordo.

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Poco dopo ha cambiato idea e ha proposto ai democratici di lavorare insieme per migliorare l’Obamacare.

L’indagine sui rapporti con la Russia
Alcune rivelazioni fatte dal New York Times hanno messo in difficoltà Devin Nunes, parlamentare repubblicano della California che guida la commissione sull’intelligence della camera dei deputati, uno degli organismi che stanno indagando sui rapporti tra i collaboratori di Trump e i funzionari russi durante la campagna elettorale.

Secondo il giornale, Nunes avrebbe saputo da funzionari della Casa Bianca che alcuni collaboratori di Trump sarebbero stati intercettati accidentalmente durante il periodo di transizione. Nunes è stato criticato perché una volta venuto a conoscenza di queste informazioni è andato alla Casa Bianca a informare il presidente tenendo invece all’oscuro la commissione parlamentare da lui guidata; per questo ora molti sospettano che Nunes sia più interessato a difendere Trump che a scoprire la verità sul ruolo della Russia nelle elezioni di novembre; il deputato californiano è stato criticato anche da alcuni colleghi repubblicani, tra cui il senatore dell’Arizona John McCain. I democratici hanno invece chiesto le sue dimissioni.

Intanto Micheal Flynn, ex consigliere per la sicurezza nazionale, ha fatto sapere di essere disposto a collaborare alle indagini sui rapporti tra l’amministrazione Trump e la Russia in cambio dell’immunità. Flynn aveva lasciato l’incarico quando si era scoperto che prima dell’insediamento di Trump aveva discusso con alcuni funzionari russi delle sanzioni contro Mosca, e in seguito aveva negato sotto giuramento queste conversazioni. Non è chiaro se questa offerta potrà essere accolta dalla commissione del congresso che indaga sulla vicenda.

Nelle prossime settimane la commissione per l’intelligence del senato ascolterà Jared Kushner, genero e consigliere di Trump. Di recente si è scoperto che a dicembre Kushner ha incontrato il direttore di una banca russa colpita dalle sanzioni economiche statunitensi. Su Twitter Trump ha dichiarato che tutta la storia è un complotto e che il congresso dovrebbe indagare sui rapporti tra i Clinton e la Russia.

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Guerra alle droghe
La Casa Bianca ha annunciato di voler lanciare una commissione per affrontare la crisi della dipendenza da oppiacei negli Stati Uniti. Secondo le statistiche, ogni giorno nel paese 91 persone muoiono per overdose da oppiacei.

Le più colpite sono le zone rurali impoverite a maggioranza bianca, che a novembre avevano votato in massa per il candidato repubblicano. “Il modo in cui stiamo affrontando la questione è insufficiente rispetto alla gravità del problema”, ha detto Trump annunciando la decisione.

Organizzazioni ed esperti del settore sanitario hanno fatto notare che alcune delle proposte fatte finora dal presidente potrebbe in realtà rendere più difficile affrontare il problema. La proposta di bilancio per il 2018 presentata da Trump al congresso prevede tagli ai fondi di alcune agenzie impegnate nella lotta alle dipendenze da oppiacei, tra cui il National institute for health e il Substance abuse and mental health services administration.

In un discorso pronunciato in Virginia, il ministro della giustizia Jeff Sessions ha ripetuto di essere totalmente contrario alla legalizzazione della marijuana (ormai legale in buona parte degli stati americani) e ha fatto capire che sotto di lui il ministero della giustizia porterà avanti un approccio repressivo sulla diffusione e il consumo di droghe.

Un ruolo per il genero
Trump ha messo Jared Kushner, marito di sua figlia Ivanka, alla guida dell’ufficio per l’innovazione della Casa Bianca. Kushner, che ricopre già il ruolo di consigliere del presidente, avrà il ruolo di “portare nell’amministrazione idee del settore privato” e privatizzare alcune funzioni del governo. Nell’ufficio lavoreranno ex dipendenti di aziende private, tra cui Gary Cohn, che in passato è stato dirigente della banca d’investimento Goldman Sachs e oggi è direttore del consiglio economico nazionale.

Scontro con le città
Il 27 marzo il ministro della giustizia Jeff Sessions ha dichiarato che il governo bloccherà i fondi federali per le città che decideranno di non collaborare con l’amministrazione nell’espulsione degli immigrati senza documenti (le “città santuario”). Dopo la vittoria di Trump, i sindaci di alcune città, tra cui San Francisco, Los Angeles, Chicago e New York, hanno subito dichiarato di voler proteggere gli immigrati irregolari. In totale le città potrebbero perdere fino a quattro miliardi di dollari. Dopo la dichiarazione di Sessions la città di Seattle ha annunciato che farà causa contro l’amministrazione Trump, sostenendo che la decisione è incostituzionale.

In tutto il paese intanto continuano gli arresti e le espulsioni di immigrati senza documenti da parte dell’agenzia per l’immigrazione (Ice). Mentre sotto la precedente amministrazione le espulsioni riguardavano soprattutto le persone condannate per aver commesso reati, le nuove linee guida volute da Trump hanno dato il via all’espulsione anche di persone incensurate. Il Washington Post racconta la storia di Roberto Beristain, un uomo di origine messicana che vive negli Stati Uniti dal 1998 ed è sposato con una donna che alle elezioni di novembre ha votato per Trump. Beristan, che ha un permesso di lavoro, è iscritto alla previdenza sociale e dirige un’azienda di successo in Indiana ed è incensurato, è stato arrestato dall’Ice e potrebbe essere espulso nei prossimi giorni. In alcune città ci sono state proteste contro le politiche migratorie della Casa Bianca.

Blocco confermato
Un giudice delle Hawaii ha confermato la sospensione del divieto temporaneo d’ingresso negli Stati Uniti per i cittadini provenienti da sei paesi a maggioranza musulmana. Il giudice Derrick Watson ha spiegato di avere trasformato il suo ordine temporaneo in un provvedimento a tempo indefinito. Questo significa anche che l’amministrazione di Donald Trump non potrà emendare l’ultima versione del decreto, almeno finché non sarà contestata in tribunale. Il dipartimento di giustizia ha annunciato che farà appello contro la decisione.

Tagli ai fondi di Planned parenthood
Il senato ha approvato un progetto di legge che concede agli stati il permesso di bloccare i fondi federali destinati a Planned parenthood e altre organizzazioni che offrono servizi di pianificazione familiare, comprese le interruzioni di gravidanza. Per approvare la proposta è stato necessario il voto del vicepresidente Mike Pence (che ricopre anche il ruolo di presidente del senato) perché tutti i democratici e alcuni repubblicani hanno votato contro. Il provvedimento dovrà essere firmato dal presidente. In campagna elettorale Trump ha proposto di bloccare i fondi federali a Planned parenthood, e dopo essersi insediato ha firmato un ordine esecutivo per bloccare i fondi federali alle organizzazioni che promuovono interruzioni di gravidanza all’estero.

Tillerson e la Turchia
Il segretario di stato Rex Tillerson ha incontrato il ministro degli esteri turco Mevlüt Çavuşoğlu ad Ankara. L’obiettivo di Tillerson era rassicurare gli alleati turchi sull’impegno statunitense nella guerra al gruppo Stato islamico (Is) in Siria e negli sforzi per contrastare il ruolo dell’Iran nella regione.

I funzionari turchi hanno chiesto agli Stati Uniti togliere il loro sostegno ai combattenti curdi che combattono contro l’Is (cosa che Washington non è disposta a fare) e hanno chiesto nuovamente l’estradizione di Fethullah Gülen, il leader religioso che secondo le autorità turche è l’ideatore del tentato colpo di stato avvenuto nel paese a luglio del 2016, e che attualmente vive in Pennsylvania. Tillerson è stato criticato per aver espresso apprezzamento nei confronti del presidente Recep Tayyip Erdoğan, che negli ultimi mesi ha ordinato l’arresto di centinaia di oppositori e dissidenti.

Il 16 aprile in Turchia si terrà un referendum sulla riforma costituzionale che potrebbe aumentare notevolmente i poteri del presidente.

Critiche a Mosca sui diritti umani
La Casa Bianca ha chiesto al Cremlino di liberare i manifestanti arrestati durante le recenti manifestazioni a Mosca. Sean Spicer, portavoce della Casa Bianca, ha detto che “gli arresti sono un affronto ai valori democratici essenziali”.

Nuove regole sulla privacy
Il senato ha approvato un progetto di legge che elimina alcune misure sulla privacy volute da Barack Obama. Poco prima della fine del suo mandato, Obama aveva introdotto alcune restrizioni sull’uso dei dati degli utenti raccolti dalle aziende di telecomunicazioni attraverso i browser e le applicazioni. Gli internet provider come Verizon e AT&T potranno tornare a raccogliere informazioni sugli utenti, come quelle sulla navigazione nei browser, la cronologia della app, luogo, data e numeri della previdenza sociale. Le aziende potranno anche monitorare i comportamenti dei loro utenti online e, senza il loro permesso, usare le informazioni personali e finanziarie per vendere pubblicità mirate.

Il pesticida è ammesso
Scott Pruitt, capo dell’agenzia per la protezione ambientale, si è rifiutato di vietare un pesticida che l’amministrazione Obama aveva cercato di mettere fuori legge sulla base di timori crescenti per la salute delle persone. Il pesticida, conosciuto come Lorsban, è usato da più di cinquant’anni dai coltivatori statunitensi per uccidere i parassiti su vari tipi di verdura e frutta. Alcuni studi scientifici mostrano che nelle donne incinte la sostanza può causare danni al cervello del feto e al sistema nervoso.

La prossima settimana
Trump incontrerà per la prima volta il presidente cinese Xi Jingping nella sua residenza di Mar-a-lago, in Florida. In un tweet il presidente ha dichiarato che sarà un incontro “molto difficile”.

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